domenica 16 agosto 2015

I miei blush Mac [abbinamento ai rossetti]

Finalmente riesco a scrivere questo post dopo averlo progettato per mesi e mesi! Mi mancava sproloquiare con voi di belletti, ma purtroppo gli swatch richiedono molto tempo e preferisco dedicarmici quando sono sicura di poter fare tutto con calma e cura.
Oggi vi parlo in particolare della mia palette di blush personalizzata che mi accompagna ogni giorno da un anno ormai.
Io non sono una collezionista di make up: quello che possiedo lo utilizzo, pena cessione o svendita di tale oggetto. Questo per dirvi che questi sono gli unici blush che ho (fa eccezione una palettina da tre cialde di Sleek, regalatami dalla dolcissima Lucia, che uso quando vado in viaggio e non mi va di portarmi dietro la zavorra che è la mia palette di blush Mac) e con loro riesco ad armonizzare qualunque trucco, tanto che non ho ancora trovato il sesto blush con cui riempire il buco rimasto vuoto.
Scegliere i blush consapevolmente non è un'impresa titanica, ma spesso si tende ad acquistarli perchè il colore è bello, altrettanto spesso senza provarli e ancora più spesso senza pensare minimamente a che cosa già si possiede e/o a quali rossetti poterli abbinare.
Come potete vedere dalla mia palette, i colori sono tutti diversi tra loro, ma presentano un comune denominatore: sono colori freddi.
Non nego che adorerei un blush arancione, ma 1. mi starebbe malissimo; 2. non ho rossetti arancioni (perchè a loro volta mi starebbero malissimo) 
a cui abbinarlo
Dopo aver preso coscienza dei rossetti in mio possesso, li ho divisi in categorie più o meno flessibili, e sono giunta alla conclusione che la rosa dei blush fondamentali per abbinarli si compone di: rosa, berry, rosso, fucsia.
Luce naturale indiretta
Luce naturale diretta
 Cubic è un blush color biscotto/carne, per cui è una tonalità dal lieve sottotono nocciola che si fonde con la pelle. E' neutro freddo ed è chiaro (corrisponde grosso modo a un nc15), tanto che devo calcare un po' la mano affinchè si veda sulla mia pelle. Ha una componente pesca che lo rende particolarmente adatto agli incarnati pescati o con una percentuale di pesca, in effetti su di me si fonde incredibilmente. E' un satin, per cui ha un finish opaco ma luminoso e una texture burrosa e costruibile, mi piace moltissimo poichè rende la pelle radiosa pur mantenendola matte ed è ad altissima sfumabilità.
Da solo tende ad ossidarsi e a diventare caldino su di me, però spesso lo mischio ad altri blush per smorzarli e/o scaldarli, ad esempio Breath of Plum. E' perfetto come polvere da contouring leggero: dona un'ombreggiatura insospettabile al viso, azzeccatissima per il giorno; come blush non lo uso mai da solo poichè lo avevo preso pensando di abbinarlo ai rossetti caldi, ma di fatto non metto rossetti più caldi dei corallo freddini, che vanno a nozze con Frankly Scarlet. 

Breath of Plum è un rosa tenue con una punta di malva, dal sottotono freddo. L'ho acquistato per utilizzarlo con i miei rossetti nude/mlbb, che sono tutti rosa medi neutro freddi, ma ho scoperto in seguito essere un pochino troppo freddo per risultare tanto naturale quando questi rossetti, per cui lo mischio a Cubic e ottengo il mio perfetto my cheeks but better. E' uno sheertone, per cui ha un finish luminoso senza presentare iridescenze visibili, ed ha una texture burrosa e sheer; è delizioso da costruire in base all'intensità che si cerca.

Breezy è un prugna rossiccio con satinatura rosa, a sottotono neutro freddo. Il finish sheertone shimmer gli conferisce un'ottima scrivenza pur rimanendo facilmente modulabile e sfumabile; la satinatura può spaventare poichè è molto evidente se applicato con una passata piena, ma vi assicuro che una volta sfumato rimane giusto un briciolo di luminosità che è tutto tranne che sfacciata.
 E' il blush che uso più spesso perchè si sposa perfettamente con la famiglia di rossetti che mi dona di più, cioè i berry , ma è così naturale sulla mia pelle che potrei davvero usarlo con qualsiasi rossetto. 

Rhubarb è un fucsia ciclamino opaco, per cui è un rosa con una dose massiccia di viola. E' un colore tutt'altro che discreto e democratico: è saturo e freddissimo e bisogna andarci con mano leggera premurandosi di sfumarlo bene per non ottenere un effetto grottesco. Lo sconsiglio categoricamente alle ragazze dal sottotono caldo, potrebbe davvero farvi itteriche in viso. 
Come vi accennavo è un matte, quindi completamente opaco e con un'altissima scrivenza, è però più secco e asciutto rispetto agli altri finish che posseggo e questo fa sì che sia meno veloce da sfumare e che l'effetto finale sia meno naturale e più "gessoso". Non sto dicendo che faccia sembrare la pelle incartapecorita o cakey, però non bisogna neanche aspettarsi che doni quell'effetto naturally glowy che tanto spopola ultimamente. Dà colore e basta, un colore pieno e senza sfaccettature. Ha una durata pazzesca, resiste anche alle condizioni climatiche più estreme, e ho sempre dovuto struccarlo ritrovandolo esattamente come e dove l'avevo messo molte ore prima. Lo uso con tutti i miei rossetti fucsia, i viola (quando avevo Heroine, sempre di Mac) e i berry molto freddi.

Frankly Scarlet è un rosso fragola, per cui un rosso chiaro e brillante a base magenta, neutro freddo, brillante e saturo. E' un matte e per lui valgono esattamente le stesse considerazioni che ho scritto per Rhubarb: opaco e super scrivente, texture molto asciutta, non polverosa ma neanche burrosa, perciò è meno facile da sfumare rispetto agli altri finish che posseggo. Dalla cialda è un colore che spaventa perchè è piuttosto fotonico, ma una volta sfumato dona un colorito sano e vivace, almeno su incarnati freddini e brillanti. Secondo me può stare benino anche a incarnati caldi purchè siano di tipo "primaverile", per cui pescati, dal calore "rosso" e non dorato. 
A riprova di quanto un blush rosso sia semplice da portare, vi mostro con quanti rossetti va a nozze: tutti i magenta, i fragola e i rossi brillanti, per cui un po' con tutti i rossetti ad alta luminanza e con una dose massiccia di rosso. Sta bene anche con quelle tonalità a confine di calore, tipo i corallo/anguria, che sono i rossetti più caldi che riesco a portare.
Considerazioni generali
Tutti i miei cinque blush sono di ottima qualità e valgono quel che costano (al momento 23€ i mono e 20€  i refill), poichè mai mi era successo prima di dover struccare il blush dopo tutto il giorno. Quando utilizzavo i blush minerali potevo ambire al massimo a mezza giornata di durata, dopo di che il colore cominciava a svanire inesorabilmente. I Powder Blush di Mac, almeno per quanto riguarda le colorazioni in mio possesso, sono indelebili fino a che non si decide di rimuoverli: non fanno chiazze di colore nè colano col caldo, semplicemente se ne stanno lì dove li avete messi.
Sono tutti molto scriventi per cui vi consiglio di truccarvi alla luce del giorno fin quando è possibile o rischiate di uscire di casa con un mascherone ridicolo sulla faccia -sarà capitato anche a voi di imbattervi in uno spettacolo simile in strada-. I miei finish preferiti sono quelli più burrosi e costruibili: Satin e Sheertone. Conferiscono una luminosità discreta pur mantenendo la pelle opaca e dall'aspetto naturale, e il colore si fonde con l'incarnato.
Per quanto riguarda la palette, la mia è stata una scelta dettata piuttosto dall'estetica che non dalla funzionalità in sè. Se per alcuni versi avere i propri blush tutti insieme può essere molto comodo e sicuramente meno ingombrante di tutti i mono sparsi per il beauty case, la cosa si complica quando si è in viaggio o semplicemente fuori casa. Non posso certo portarmi quell'arnese in giro che, per quanto contenuto, è comunque una tavoletta di venti centimetri buoni. Insomma, dipende molto dalle esigenze di ognuno e dai gusti personali. Io sono assolutamente convinta della mia scelta e amo alla follia la mia palette, che è funzionale per qualunque abbinamento; non sono molto tipo da ritocchi, per cui comunque non mi porterei mai e poi mai il blush in borsa, e quando mi trucco in treno semplicemente non metto il blush. Quando viaggio -ed è un evento piuttosto raro da quattro anni a questa parte- mi porto dietro qualche rimasuglio di blush minerale o la palettina Sleek che vi dicevo prima, però non nego che mi piacerebbe comprarmi un blush mono da destinare a queste occasioni che, benchè sporadiche, si presentano; non necessariamente un Mac, 20 euro sono una cifra che spendo volentieri in un blush solo se effettivamente sono certa di utilizzarlo quotidianamente (alternandolo agli altri, chiaro), per cui credo che appena avrò l'occasione mi prenderò un blush NYX, dato che Taupe mi piace da matti.
La palette si compone del contenitore liscio (10 €) e della mascherina con i  sei "buchi" per le cialde (7 €). La palette non è magnetica, ma lo sono i refill dei blush, per cui se avete già in mente di comporvi la palette personalizzata vi consiglio di acquistare direttamente le cialde sciolte. Se invece decidete soltanto dopo aver acquistato i blush mono, potete semplicemente depottarli e inserire le cialde negli spazi della palette -quello che ho fatto con Breezy e Frankly Scarlet- : anche se non hanno il magnete, il buco è a misura perfetta e la cialda non si muoverà una volta inserita. Certo, vi consiglio comunque di fare attenzione, ma a me non si sono mai mosse in un anno intero di poca prudenza.
Ricapitolando, sono entusiasta dell'investimento che ho fatto per la mia palette di blush personalizzata. Tutte le cialde sono di ottima qualità e riesco ad abbinarle a tutti i miei rossetti, inoltre le uso tutte a seconda dell'esigenza che mi si presenta davanti, nessuna di loro rimane inutilizzata.
Fatemi sapere che rapporto avete con i blush: se siete ordinate e moderate o se per voi sono una vera e propria passione e ne siete sommerse. Intanto spero che il post vi sia stato utile, alla prossima!

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